Sintesi tra estetica e funzione, il design è una delle grandi rivoluzioni dell’umanità perché, sin dai primi manufatti fino a quelli industriali, ha contribuito a migliorare la vita delle persone. Nell’era della globalizzazione, anche il design sembra alimentare le disparità, tra ingiustizie sociali e sfruttamento indiscriminato delle risorse del pianeta.
Il Design + Sensibile insiste sulla necessità di considerare l’estetica una diretta conseguenza dell’etica, perché a parlare non è soltanto l’oggetto, il prodotto, ma tutta
la storia che lo accompagna e il suo valore è l’esito di un ciclo sostenibile che nasce dal lavoro e genera dignità.
Il Design + Sensibile si esprime in una rete sociale che unisce imprese, istituzioni, progettisti, artisti, persone con disagi fisici e psichici in un modo differente
di pensare l’ambiente costruito, che dimostra concretamente come la più efficace delle terapie, sia proprio il lavoro.
Il Design + Sensibile vuole privilegiare il dialogo, poiché le relazioni costituiscono il primo passo verso un nuovo scenario del fare, ma anche la possibilità di approfondire argomenti poco conosciuti, come la progettazione sensibile della luce e del colore, offrendo momenti di aggregazione in un clima cromatico armonico e continuamente cangiante.